La prima volta che sono venuto a conoscenza di questo sport era ben 10 anni fa. Era un giorno qualunque nel 2010 quando accesi la televisione e vidi la partita disputata da Maxi Sanchez contro la coppia Belasteguin-Diaz. Erano tutti degli ottimi atleti ma Maxi Sanchez era l’unico che mi aveva colpito davvero, si muoveva con ferocia sul campo e allo stesso tempo con intelligenza. Mi tenne incollato allo schermo per la durata di tutto il match.
Dopo quella partita mi informai e scoprii che Sanchez non era un’atleta qualunque, ma era un vero campione. Tra il 2013 e il 2014 tutto il mondo assistette alla sua esplosione, diventò un vero e campione a tutto tondo e da allora ha dominato in lungo e largo in tantissimi match. Il suo soprannome è El Tiburon cioè Lo Squalo. La sua intelligenza tattica e cattiveria in gioco mi ha fatto innamorare di questo sport.
La cosa che mi sorprese di lui però non fu la sua forza ma la sua lucidità mentale, anche nei momenti di forte pressione infatti sembrava avere sotto controllo tutte le sue emozioni e lo dimostrava in ogni suo colpo. Mi resi conto quindi che la preparazione mentale non era assolutamente un aspetto da poter sottovalutare in uno sport come questo.
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L’importanza della concentrazione nel padel
Ogni atleta sia esso professionista o amatore, deve imparare ad avere una grande concentrazione. Il focus infatti è una caratteristica molto importante per avere dei buoni risultati in questo sport. Quando parlo di focus mi riferisco alla capacità di concentrarsi sul singolo momento senza cadere in alcun tipo di distrazione. È facile che durante una partita ci siano momenti in cui le emozioni vengono coinvolte maggiormente, ad esempio nei punti decisivi oppure in momenti in cui si crede di avere tutto sotto controllo. I grandi giocatori riescono a rimanere concentrati nonostante tutto, questo è quello che li differenzia dagli altri.
Ecco perché mentre giochi a Padel non dovresti pensare né al passato né al futuro ma solo e semplicemente al presente. Questo significa che non dovrai rimuginare su un errore commesso magari nel gioco precedente, devi solo focalizzarti su quello che accade nel preciso istante. Molte volte quando aumenta lo stress e l’ansia fare questo è difficile, dovresti quindi chiudere per un momento gli occhi e fare un grande respiro, questo semplice gesto ti permette di scacciare via i pensieri negativi.
Molti atleti per eccellere in questo sport utilizzano quella che è conosciuta come tecnica della Visualizzazione. Questa tecnica è molto famosa nell’ambito della programmazione neuro-linguistica, più semplicemente conosciuta come PNL (Wikipedia). In realtà viene utilizzata in moltissimi sport da atleti che vogliono eccellere. Alcuni sportivi come Ruud Gullit, Cristiano Ronaldo, Lewis Hamilton, Leonardo Bonucci, hanno dichiarato apertamente che utilizzano questa tecnica mentale per raggiungere risultati eccellenti.
La programmazione neurolinguistica sulla mente
Devi sapere che la nostra mente non è in grado di distinguere le esperienze reali da quelle immaginarie, proprio per queste ragioni molti atleti si esercitano nel visualizzare un’esperienza che desidererebbero. Facendo questa azione l’atleta si prepara a raggiungere il risultato sperato non solo fisicamente ma anche mentalmente. Più volte si ripete quest’azione più le potenzialità mentali miglioreranno.
Arrivare con uno status mentale da vincente in campo, un po’ come faceva anche lo squalo è quello che fa la differenza. I grandi giocatori di Padel infatti prima di ogni match importante immaginano dove finirà la pallina nel punto decisivo, come si muoveranno in campo, quali punti riusciranno a fare che lasceranno di stucco l’avversario.
Spesso però la visualizzazione non è sufficiente perché si crede di non essere in grado di fare qualcosa oppure che contro un avversario si è destinati a perdere per la sua evidente superiorità. Partire con questa mentalità è assolutamente sbagliato. Questi infatti non sono altro che paradigmi mentali, cioè credenze limitanti che possono condizionare molto il modo di giocare. Le credenze limitanti derivano dalla ripetizione di alcune azioni oppure da momenti che hanno avuto un forte impatto emotivo.
La mentalità giusta aiuta a perseguire obiettivi
Ad esempio immagina di sfidare un tuo amico e perdere malamente per ben 3 volte consecutive. Probabilmente se lo sfiderai anche dopo diversi mesi, entrerai in campo credendo di essere inferiore. Questo stato mentale non fa altro che portarti all’ennesima sconfitta.
Ti posso fare anche un altro esempio, potresti arrivare alla finale di un torneo e dopo aver dominato la prima parte della partita, iniziare a commettere errori a causa della tua stanchezza e perdere. Dopo un evento con un forte impatto emotivo come questo potresti iniziare ad avere paura delle partite più lunghe, più combattute, che si protraggono per più tempo.
Proprio per queste ragioni diventa importante per ogni atleta di Padel scardinare tutte queste credenze limitanti che incidono negativamente sulle performance sportive. Le credenze limitanti derivano principalmente da tre tipologie di riferimenti: interni, esterni e immaginari.
I riferimenti interni
Per quanto riguarda i riferimenti interni sono tutti quei pensieri di cui ci autoconvinciamo che derivano da un’esperienza negativa.
Ad esempio: “non riuscirò mai a fare un punto in battuta” perché magari abbiamo una percentuale molto alta di errori di questo tipo.
I riferimenti esterni
I riferimenti esterni invece derivano dalle opinioni delle altre persone che ci circondano che condizionano di conseguenza le nostre performance.
Ad esempio se tutti ti dicono che non sei in grado di vincere un torneo perché non hai una buona tecnica, potresti convincerti di questo e quindi avere una mentalità molto negativa durante i match importanti che ti porta a sentirti inferiore rispetto ad altri.
I riferimenti immaginari
Infine ci sono i riferimenti immaginari, in questo caso ci autoconvinciamo di qualcosa che non abbiamo mai provato nella realtà.
Questo è il caso in cui rispondiamo:
“Lo so e basta!”, “perderò sicuramente”, senza darci neanche una motivazione per questi pensieri.
Queste credenze però possono essere per fortuna distrutte. Dovrai farti le giuste domande. Per quanto riguarda le credenze interne potresti chiederti: “davvero non ho mai fatto un punto in battuta?”, “è una cosa oggettiva che non farò mai un punto in questo modo?”, “la mia battuta potrebbe essere migliorata?”. Come vedi queste sono domande costruttive che ti possono far riflettere e portarti ad ottenere delle migliori performance sul campo di gioco.
cambiare le credenze limitanti che derivano dai riferimenti esterni
Le domande che potresti farti per cambiare le credenze limitanti che derivano dai riferimenti esterni sono le seguenti: “davvero non ho abbastanza tecnica per vincere un torneo?”, “mi hanno visto giocare tutti i match?”, “chi mi dice queste cose è un campione internazionale in grado di prevedere il futuro?”. Quando ascolti parole negative di questo tipo, poniti queste domande ti potranno aiutare molto.
Infine per i riferimenti immaginari potresti domandarti se davvero quel che dici corrisponde a realtà, se hai dei dati che possono attestare quanto dici o meno. Nella maggior parte dei casi ti accorgerai che i tuoi pensieri negativi non hanno delle fondamenta reali.
Il Padel quindi è uno sport che, come avrai capito, non si basa solo sulla tecnica, sull’esplosività fisica, sugli indumenti e gli accessori adatti che possono permetterti di raggiungere grandi performance ma anche sul potere della tua mente.
Anche una delle più famose tenniste al mondo, Venus Williams, espresso lo stesso concetto: “Nello sport la preparazione è tutto e si deve allenare la mente tanto quanto il corpo.”
Le nostre azioni infatti dipendono proprio dagli impulsi che la nostra mente trasmette al subconscio che di conseguenza riflette sul corpo.